05/06/2023
Nel 2022 sono 4,3 milioni, il 10,4% del totale; gettito Irpef di 9,6 miliardiRecord di contribuenti immigrati
Il contributo al fisco dei cittadini immigrati tocca, nella dichiarazione dei redditi 2022, il massimo storico dopo il calo registrato durante la pandemia. Il numero di contribuenti nati all’estero arriva infatti a 4,31 milioni (+3,4% rispetto all’anno precedente e +21,9% rispetto a dieci anni prima). Di conseguenza, toccano i massimi storici anche il volume di redditi dichiarati (64 miliardi, +9,3% rispetto al 2020) e l’Irpef versata (9,6 miliardi, +14,8%). Lo afferma uno studio della Fondazione Leone Moressa (istituto di ricerca creato e sostenuto dalla CGIA di Mestre) in base a dati del ministero dell'Economia e delle Finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi 2022 (anno d'imposta 2021).
Concentrazione nelle fasce più basse
Tra i contribuenti nati all’estero, quasi la metà (45,5%) ha dichiarato un reddito annuo inferiore a 10 mila euro. Tra i nati in Italia, in quella classe di reddito si attesta solo il 28,0% dei contribuenti. Situazione opposta per i redditi più alti: appena l’11,7% dei contribuenti nati all’estero si colloca nella fascia 25-50 mila, contro il 25,8% dei nati in Italia. Nella fascia di reddito oltre 50 mila euro, infine, si colloca il 2,1% dei nati all’estero, contro il 6,5% dei nati in Italia. Complessivamente, i contribuenti nati all’estero rappresentano il 10,4% del totale, con un’incidenza che oscilla tra il 3,5% nella fascia di reddito sopra i 50 mila euro e il 15,8% in quella sotto i 10 mila.
Differenze per Paese d’origine
Il 15,3% dei contribuenti nati all’estero è nato in Romania (658 mila). Seguono Albania (350 mila), Marocco (267 mila) e Cina (189 mila). Mediamente la componente femminile si attesta al 44,5%, con picchi molto più alti tra i paesi dell’Est Europa (Ucraina, Moldavia, Polonia) e dell’America Latina (Perù, Brasile).
Prevalenza al Centro-Nord
Oltre la metà dei contribuenti nati all’estero si concentra in quattro regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Lazio. Mediamente i contribuenti stranieri rappresentano il 10,4% del totale, ma nelle regioni del Centro-Nord i valori si alzano, superando il 14% in Emilia - Romagna, Friuli - Venezia Giulia e Trentino - Alto Adige. Il differenziale tra redditi tra nati in Italia e nati all’estero rimane piuttosto elevato: mediamente, in Italia, un contribuente nato all’estero ha dichiarato 15.410 euro, 8 mila euro in meno rispetto ad un contribuente italiano. Il differenziale di reddito tra italiani e immigrati si ripercuote inevitabilmente sull’Irpef versata. Mediamente, ciascun contribuente immigrato ha versato 3.460 euro nel 2021, oltre 2 mila euro in meno rispetto alla media dei nati in Italia (5.650).
I numeri in Trentino
In base alle dichiarazioni dei redditi 2022, in Trentino i contribuenti nati all’estero sono 61.365, con un’incidenza del 14,3% sul totale dei contribuenti. Il volume di reddito è di 865 milioni di euro, mentre il reddito medio ammonta a 14.380 euro. Il volume Irpef ammonta invece a 117 milioni di euro.