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Natalità in calo fra gli stranieri

30/10/2024

L'Istituto nazionale di statistica: sui dati incidono le acquisizioni di cittadinanza

Continua nel 2023 la diminuzione dei nati da genitori in cui almeno uno dei partner è straniero. Queste nascite, che costituiscono il 21,3% del totale, sono passate da 82.216 del 2022 a 80.942 del 2023. Dal 2012, ultimo anno in cui si è osservato un aumento sull’anno precedente, il calo è stato di 27mila unità. I dati arrivano dall'Istat, Istituto nazionale di statistica.
In particolare, i nati in coppia mista, che costituiscono il 7,8% del totale dei nati, si mantengono stabili nel 2023, attestandosi a 29.495 unità. I nati da genitori entrambi stranieri che, come l’anno scorso, costituiscono il 13,5% del totale dei nati, sono nel 2023 pari a 51.447 (erano 53.079 nel 2022) e registrano nell’ultimo anno un calo del 3,1% (per i nati da coppie italiane il calo è del 3,9%).
Nelle aree geografiche italiane la quota di nati da coppie in cui almeno un genitore è straniero ricalca quella che è stata la geografia di destinazione della popolazione straniera. Nel 2023, la quota di nati da almeno un genitore straniero sul totale è pari al 30% nel Nord e al 23,7% nel Centro, cioè nelle aree in cui la presenza straniera è più radicata e stabile. Nel Mezzogiorno l’incidenza è invece molto più bassa, pari al 9%. La regione con la più alta incidenza di nati stranieri rispetto al totale è l’Emilia-Romagna (21,9%).
Per il complesso dei nati con almeno un genitore straniero, al primo posto ci sono i nati da coppie in cui almeno uno dei genitori è rumeno (11.450 nati nel 2023); seguono quelli con almeno un genitore marocchino (9.943) e albanese (9.218); queste tre cittadinanze coprono il 37,8% delle nascite da coppie con almeno un genitore straniero.

Presentando i dati, l'Istat precisa che il crescente grado di “maturità” dell’immigrazione nel Paese, testimoniato anche dalla notevole crescita della popolazione che ha acquisito la cittadinanza italiana, rende sempre più complesso misurare i comportamenti familiari tra i cittadini di origine straniera. Le acquisizioni di cittadinanza, peraltro, riguardano collettività significativamente numerose (in particolare, le donne di origine albanese, marocchina e rumena raccolgono nel solo 2023 il 35% del totale delle acquisizioni rilasciate), ossia le comunità che contribuiscono in modo più cospicuo alla natalità del Paese.

Per approfondire: nota dell'Istat

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Pubblicato il: Mercoledì, 30 Ottobre 2024 - Ultima modifica: Venerdì, 01 Novembre 2024

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