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Flussi, confronto sul piano triennale

30/03/2023

Riunione tra governo e parti sociali per una stima dei lavoratori necessari nei vari settori

Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha avviato in questi giorni un confronto con le parti sociali per un'analisi del mercato del lavoro utile a definire le quote massime di ingresso di lavoratori stranieri in Italia per il triennio 2023-2025, secondo la nuova procedura introdotta dal D.L. 20/2023 (il cosiddetto “decreto Cutro”). Alla riunione hanno partecipato le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale, che si sono impegnate a condividere entro il 5 aprile una previsione puntuale dei fabbisogni occupazionali, stagionali e non stagionali, nei settori di riferimento.

Ricordiamo che il 27 marzo (il cosiddetto “click day”), primo giorno utile per presentare le domande per il decreto flussi 2022, sono arrivate al ministero dell’Interno 240 mila domande tra le ore 9 e le 19, a fronte di un limite massimo di 82.705 tra ingressi dall'estero e conversioni di permessi di soggiorno autorizzati. Le parti sociali hanno chiesto quindi l'emanazione urgente di un nuovo decreto flussi, in attesa della predisposizione del decreto triennale, che possa assorbire l'eccedenza di domande già presentate, riducendo al massimo gli ulteriori adempimenti a carico dei datori di lavoro.

È stata inoltre espressa la necessità di un sensibile allargamento delle quote, dei settori di impiego dei lavoratori e dei Paesi di origine previsti dai decreti flussi. Chiesta anche un’ulteriore semplificazione delle procedure per renderle più flessibili e corrispondenti alle esigenze del mercato del lavoro (non sempre programmabili con largo anticipo), comprimendo il tempo che intercorre tra la domanda e l'arrivo del lavoratore in Italia e introducendo un meccanismo per assumere lavoratori stranieri già presenti in Italia, ma privi di permesso di soggiorno.

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Pubblicato il: Giovedì, 30 Marzo 2023 - Ultima modifica: Venerdì, 31 Marzo 2023

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